La festa del Natale nel Cristianesimo: un breve profilo storico

Il Natale era celebrato dai Cristiani fin dagli albori della Chiesa. Tuttavia, come spesso accade nella storia liturgica, non nel modo o nella data di oggi. Tralasciando la questione della Nascita di Cristo (che si è scoperto essere davvero il 25 dicembre), i cristiani primitivi lo celebravano probabilmente a maggio o ad aprile, così come riporta Clemente d'Alessandria nel III secolo, "perché vi era la credenza che il Salvatore fosse morto nel giorno della sua nascita nella carne". [1] Sempre Nel Vicino Oriente, era comune celebrare l'Epifania e il Natale insieme - come ancora oggi avviene nella Chiesa Ortodossa [2]. Già al principio del III secolo, nel 221, si menziona la data del Natale come 25 dicembre negli scritti di Sesto Giulio Africano, nel suo Cronografia.


Adorazione della Vergine col Bambino da parte dei Magi, nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma (IV secolo) 

Pare che, col passare dei secoli, le varie zone della Cristianità avessero iniziato a celebrare il Natale in date diverse. In Occidente, già nel III secolo, si celebrava il 25 dicembre: lo riporta ache sant'Ippolito di Roma.  San Giovanni Cassiano, in Occidente, parlando dei monaci egiziani nel V secolo, dice ancora che "seguono gli antichi costumi". Sappiamo che ad Alessandria, nei tempi remoti, nella notte fra il 5 e il 6 dicembre, si celebrava una Veglia nella quale una Croce Inquartata (oggi si chiama "celtica") veniva portata in processione cantando inni sulla generazione del Verbo [3]. A Gerusalemme nel IV secolo, Egeria ci fa notare che nelle prime settimane di gennaio si celebrava solennemente la Natività, con il patriarca che celebrava una veglia notturna a Betlemme. A Cipro, nel IV secolo, si celebrava la nascita di Cristo il 6 gennaio [4].

 Occorre ricordare inoltre che parlando di questo periodo le date "25 dicembre" e "6 gennaio" non sono da intendere come oggi, ovvero con l'uso di due calendari differenti (nel Calendario Vecchio, il 6 gennaio corrisponde al 25 dicembre, quindi è la medesima data!), bensì parliamo di due date differenti sullo stesso identico calendario. In Asia si preferiva celebrare in gennaio, in Occidente a dicembre, data che fu universalmente adottata anche in Oriente quando san Giovanni Crisostomo, patriarca di Costantinopoli, applicò la data per il Natale anche nel calendario orientale nell'anno 398. Solamente gli Armeni mantennero la loro propria datazione, che fissa il Natale nel giorno 19 gennaio.

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NOTE

1) Clemente Alessandrino, Stromata I, xxi in P.G., VIII, 888

2) Le comunità ortodosse "di rito occidentale" seguono le feste secondo il calendario latino ortodosso, mantenendo Epifania e Natale come feste distinte. Ma qui si preferisce rimanere nell'Ortodossia standard. 

3) Giovanni Cassiano, Collationes X, 2 in P.L., XLIX, 820

4) Epifanio, Haer., li, 16, 24 in P. G., XLI, 919, 931 

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